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Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia

  • vincoli destinazione

    1. L’accresciuto interesse verso i vincoli di destinazione.Da tempo fiorisce l'elaborazione dottrinale in tema di vincoli di destinazione “di scopo” (così identificati per distinguerli da quelli riguardanti le modalità di utilizzo dei beni, specie immobili), di matrice contrattuale, sollecitata dalla domanda di strumenti – ulteriori rispetto a quelli già previsti dal nostro ordinamento – adatti sia alla protezione patrimoniale, sia alla programmazione successoria.A seguito della ratifica della Convenzione dell'Aja è accresciuta la popolarità dei trust, di cui si è apprezzata l’attitudine ......

    1. L’accresciuto interesse verso i vincoli di destinazione.

    Da tempo fiorisce l'elaborazione dottrinale in tema di vincoli di destinazione “di scopo” (così identificati per distinguerli da quelli riguardanti le modalità di utilizzo dei beni, specie immobili), di matrice contrattuale, sollecitata dalla domanda di strumenti – ulteriori rispetto a quelli già previsti dal nostro ordinamento – adatti sia alla protezione patrimoniale, sia alla programmazione successoria.

    A seguito della ratifica della Convenzione dell'Aja è accresciuta la popolarità dei trust, di cui si è apprezzata l’attitudine ad assolvere entrambe le funzioni, a differenza dagli istituti italiani. Da qui sono scaturiti gli atteggiamenti polarizzati di chi si è adoperato per la replica interna di quello strumento tramite il semplice richiamo della legge straniera, da un lato, e quanti hanno auspicato l’adozione di un omologo nostrano, di matrice legislativa, oppure negoziale, dall’altro; in quest’ultima prospettiva si è sottolineato il peso di regole atte ad assicurare la resistenza del vincolo anche nei confronti dei creditori del disponente, in grado di realizzarne l'opponibilità ai terzi.

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