Forti flussi migratori si dirigono oggi dai paesi del Nord Africa verso l’Italia: cresce il numero di famiglie immigrate che vivono stabilmente a nord del Mediterraneo, si intensificano le unioni miste, aumentano le dimensioni della comunità dei musulmani residenti in Europa. Inevitabile è il confronto tra i diritti di tradizione europea e quelli di origine islamica. La situazione giuridica in materia di adottabilità e nello specifico la questione relativa ai minori affidati nel loro Paese d’origine in kafalah a soggetti ......
Forti flussi migratori si dirigono oggi dai paesi del Nord Africa verso l’Italia: cresce il numero di famiglie immigrate che vivono stabilmente a nord del Mediterraneo, si intensificano le unioni miste, aumentano le dimensioni della comunità dei musulmani residenti in Europa. Inevitabile è il confronto tra i diritti di tradizione europea e quelli di origine islamica. La situazione giuridica in materia di adottabilità e nello specifico la questione relativa ai minori affidati nel loro Paese d’origine in kafalah a soggetti residenti in paesi Occidentali è da tempo oggetto di attenzione da parte dell’opinione pubblica, dei legislatori, della giurisprudenza e della dottrina italiana. I problemi principali riguardano: l’ingresso del minore nello Stato di accoglienza sulla base del ricongiungimento familiare distinguendo il caso in cui la richiesta provenga da soggetti extracomunitari rispetto al caso in cui siano soggetti italiani; la situazione giuridica del minore in quanto la filiazione islamica è diversa rispetto a quella del mondo occidentale; la possibilità di trovare soluzioni alternative per rendere possibile il riconoscimento della kafalah nell’ordinamento italiano utilizzando la “nostra” adozione in casi particolari; il bilanciamento tra l’impegno da parte dello Stato Italiano di evitare un aggiramento delle norme relative all’immigrazione in tema di sicurezza pubblica e l’interesse preminente di tutela del minore musulmano.