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Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia

  • Filiazione

  • Filiazione: il riconoscimento non è impugnabile per difetto di veridicità se è contrario all’interesse del figlio. Corte di Cass. Civ., Sez. I, Ord. 20 novembre 2024, n. 29882

    Va rigettata la domanda di impugnazione di riconoscimento di paternità per difetto di veridicità, anche qualora il riconoscimento falso sia stato compiuto consapevolmente, se ciò corrisponde all'interesse del minore secondo il principio di bilanciamento del favor veritatis con il favor minoris, come stabilito dalla Corte Costituzionale nella pronuncia n.127 del 2020, che induce il giudice ad applicare variabili molto più complesse della rigida alternativa vero o falso

  • disconoscimento paternità

    Prima di affrontare la tematica relativa al disconoscimento della paternità, pare opportuno sottolineare come la filiazione, così come la famiglia legittima, sia uno degli istituti fondanti il nostro sistema, tutelato e riconosciuto dalla Costituzione e dall'intero apparato normativo italiano.Si spiega perciò la particolare attenzione che il legislatore ha voluto dedicare all'azione di disconoscimento di paternità, che consiste nella domanda di accertamento negativo dello stato di legittimità di un figlio, così come risultante dall'atto di nascita[...]Leggi l'intero articolo ...

  • rilevanza del test DNA

    Dichiarazione giudiziale di paternità – rifiuto a sottoporsi al test del DNA – principio di non contestazione Il rifiuto di sottoporsi ad indagini ematologiche costituisce un comportamento valutabile da parte del giudice, ex art. 116, secondo comma, cod. proc. civ., di così elevato valore indiziario da poter da solo consentire la dimostrazione della fondatezza della domanda....

  • Diritto all'identità personale

    Sopravanzata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (sentenza Cusan Fazzo contro Italia del 7 gennaio 2014) la Consulta è costretta a modificare il proprio precedente orientamento in tema di uguaglianza nell'assegnazione del cognome al figlio, ma non sino al punto di riconoscere la possibilità di attribuzione del solo cognome materno al posto di quello paterno. Per fare ciò, scrive la Corte, occorre un intervento legislativo, destinato a disciplinare organicamente la materia, secondo criteri finalmente consoni al principio di parità.La questione, ......