L’argomento in sé ha una rilevanza sociale ancor prima che giuridica: è di questi ultimi giorni la notizia emersa dagli archivi dell’Associazione Matrimonialisti Italiani, secondo cui sono circa 4 milioni i bambini (pari a circa il 64% della popolazione minorile) che trascorrono gran parte della propria infanzia con i c.d. nonni sitter. Relazione tenuta all'incontro di studi del 21 aprile 2010 a Genova.Leggi la relazione....
Approfondire le tematiche della protezione del minore, significa gioco forza addentrarsi nei meandri della famiglia, delle convivenze, dei rapporti interpersonali che tradizionalmente sono stati considerati per anni quale campo inespugnabile dall’esterno, ben circondato– come nel linguaggio comune ancora di usa dire – da “mura domestiche” notoriamente invalicabili. Nel corso del tempo, lo sviluppo culturale e la sensibilità della dottrina e della giurisprudenza più attente, hanno via via posto in luce la valenza dell’individuo, come persona, come soggetto a sé stante ......
Nel panorama giuridico italiano si affaccia una nuova Autority. Infatti dal 3 agosto 2011 è vigente la legge n.112 del 12 luglio 2011 che ha istituito l'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza. Altri paesi già da tempo ne conoscono l'attività. Il primo Garante nazionale per l'infanzia della storia era nata in Svezia nel 1809 con il compito di difendere i diritti degli individui dall'abuso di potere da parte dello Stato. Successivamente altri Paesi del Nord Europa ne hanno seguito l'esempio: ......
Dal 3 agosto 2011, data della sua entrata in vigore, il nostro ordinamento si avvale di un nuovo strumento finalizzato alla tutela delle persone di minore età, avendo il Senato della Repubblica il 22 giugno 2011 approvato il disegno di legge istitutivo, dell’Autorità del Garante per l’infanzia e l’adolescenza (leggibile per esteso qui) il tutto in dichiarata conformità alle normative internazionali in materia (segnatamente la convenzione di New York del 1989 e di Strasburgo del 1996).Anche l’Italia, pertanto, seppur con ......
Il dibattito sulla riconducibilità del fenomeno chiamato dagli esperti con il nome di alienazione parentale tra le sindromi o manifestazioni cliniche scientificamente riconosciute, è destinato almeno in parte a sopirsi, in considerazione degli sviluppi giurisprudenziali, tesi, più che ad accreditare la sua riconoscibilità a livello di comunità scientifica, a constatarne l'effettiva emersione nei casi sottoposti al giudizio delle corti. Gli esperti parlano oggi più prudenzialmente di disagio o problema relazionale, volendo evitare accuratamente le secche di una rigorosa prova scientifica ......